First Prize
METAA
Clément MEYNARD, Thomas Labarthe, Sergey Guichard, Jung Hwan Kim
Detroit Waterfront District si concentra sul vuoto urbano che si affaccia sul fiume tra i grattacieli del centro. YAC sfida gli architetti a progettare il futuro cuore del tempo libero e del divertimento della città di Detroit.
Difficile raccontare come “l’arsenale di democrazia” – tale era definita Detroit agli inizi degli anni ’40 - possa essersi trasformato nella più estesa città fantasma che la contemporaneità abbia mai conosciuto. Eppure, la storia procede per contrasti, il pendolo del tempo inverte di sovente il proprio percorso, ed ove si genera un vuoto lì – spesso - è seminata un’opportunità.
Negli ultimi anni infatti possenti venti di innovazione hanno sferzato la città, allontanando le nebbie del passato e dissolvendo la bruma di decadenza che per decenni ne aveva soffocato lo sviluppo. Accade così che numerosi di quei vuoti - di quelle ferite generate dallo spopolamento e dalla crisi economica - siano divenuti nuovi epicentri di rigenerazione urbana: preziose tele su cui dipingere i nuovi capolavori dell’architettura contemporanea.
Il concorso promosso dal gruppo Manni in collaborazione a Sterling Group, per il disegno del futuro cuore leisure ed entertainment della città di Detroit.
Qui, sul sedime dell’ex Joe Luis Arena - accanto al luogo dove la tradizione vuole fossero approdati i padri fondatori di Detroit - i progettisti potranno misurarsi con il disegno di un complesso di edifici che ne riscrivano lo skyline, generando superbi capolavori di architettura che si elevino a simbolo della ritrovata ascesa di una fra le città più iconiche e controverse nella storia degli Stati Uniti d’America.
Yac ringrazia tutti i progettisti che accoglieranno questa sfida.
Ciascuna giuria è nominata con massima cura, ed è composta da professionisti di chiara fama la cui attività abbia espresso forme di attinenza in relazione ai temi di gara.
YAC ringrazia quanti, a diverso titolo, hanno preso parte all’organizzazione e allo svolgimento della gara, condividendo tempo, materiale e risorse per rendere unica l’esperienza dei concorrenti.