First Prize
SLASHArchitects
İpek Baycan, Şule ertürk, Nergis Kahraman, Marco Maria Nicola Giudicianni
A piè delle Alpi vicino a Torino, la cittadella dello sport mira a generare una vera acropoli della competitività. Sarà un riferimento globale per praticare, studiare e celebrare molteplici discipline.
Stadi, palasport, e arene sportive hanno a che vedere con i propri antesignani greci o latini più di qualunque altra architettura mai eretta da mani d’uomo. Poiché lo sport è una metafora della vita, e la vita è, da sempre, un avvicendarsi di sfide e confronti, vittorie e sconfitte.
L’agonismo è fra le impronte chiave della biologia umana: la vita stessa è competizione per la sopravvivenza. Per questo il gesto dell’architetto che si trovi a disegnare un’area sportiva è un gesto antico, un gesto in equilibrio fra funzione e teatralità: un gesto perpetrato dai più grandi progettisti, che continua a ispirare e generare, in ogni parte del globo, alcune delle più monumentali architetture del nostro tempo.
È questo il gesto che Sport Citadel richiede ai progettisti.
Ai piedi delle Alpi e alle porte di Torino, in uno dei distretti più significativi nella storia dello sport europeo, una vasta area si appresta ad ospitare un sogno ambizioso: la nascita di un’arena e della propria cittadella dello sport.
Un punto di riferimento globale per l’esercizio, lo studio e la celebrazione delle più diverse discipline. Un luogo di vita prima che di allenamento, materializzazione di quel sogno di armonia, superamento dei limiti e tensione verso l’eccellenza che è alla base della pratica sportiva.
Una sfida unica e affascinante, poiché disegnare un’arena [per lo sport] non significa solo creare un santuario per la messa in scena dello spettacolo sportivo, ma offrire un riferimento alla collettività, un luogo in cui commuoversi e sperare, emozionarsi e gioire; un luogo nel quale migliaia di cuori possano, all’unisono, accendersi di una delle passioni che, da sempre, infiamma donne e uomini di ogni tempo: lo sport.
Yac ringrazia i progettisti che raccoglieranno questa sfida.
Ciascuna giuria è nominata con massima cura, ed è composta da professionisti di chiara fama la cui attività abbia espresso forme di attinenza in relazione ai temi di gara.
YAC ringrazia quanti, a diverso titolo, hanno preso parte all’organizzazione e allo svolgimento della gara, condividendo tempo, materiale e risorse per rendere unica l’esperienza dei concorrenti.