First Prize
Fingers Crossed
Gioia Romani, Filippo Marconi, Simone Passaro, Lorenzo Bacci
YAC invita gli architetti a progettare punti di osservazione e un centro visitatori. Tali elementi rappresenteranno una perfetta combinazione di specie, luogo di formazione e bellezza. Questo luogo sarà uno spazio per proteggere e salvaguardare la natura.
Non ci sono vincitori o vinti nella lotta alla tutela degli ecosistemi, eppure l'uomo pare indugiare. Mentre i delicati equilibri che sorreggono questo pianeta vanno erodendosi, anacronistici sistemi economici si attardano a invertire la rotta di una corsa verso un progresso senza futuro, verso un benessere senza domani.
È questa la consapevolezza che anima le iniziative di WWF, che da sessant’anni si fa interprete di quel grido silenzioso di chi non ha voce per chiedere aiuto. È con questo spirito che sono nate le oasi del WWF: un disegno volto a tutelare la ricchezza che trova casa su questo pianeta, nonché il diritto stesso all'esistenza di ogni creatura vivente.
Ma non esiste tutela senza divulgazione, non esiste conservazione senza fruizione. Tutelare significa dare accesso e godimento delle meraviglie di Madre Natura: perché è solo godendo della bellezza che ce ne si può innamorare ed è solo innamorandosene che si può diventare parte attiva della difesa del nostro pianeta.
Tale è lo scopo di WWF Observation Cabins: il concorso di YAC e WWF per sostenere una delle più antiche oasi di WWF, con l’obiettivo di creare un luogo dove si formano le coscienze, dove il visitatore possa riconciliarsi con la natura, godendo e prendendo consapevolezza della meraviglia che giace là dove l’uomo sa fare silenzio.
Attraverso il concorso, gli architetti avranno l’opportunità di giocare un ruolo chiave nella lotta alla difesa del pianeta, generando punti di avvistamento e un centro visitatori che siano sinonimo di convivenza fra specie, luogo di formazione e bellezza: un presidio per la tutela e salvaguardia della natura.
Un concorso per riscoprire la vocazione fondamentale dell’architettura, cioè quella di natura “addomesticata” in cui l’uomo possa sostare per commuoversi innanzi al fiammeggiare di tramonti incandescenti, sussultare al levarsi in volo di fenicotteri rosa, o rabbrividire sotto la gelida carezza delle brezze di ponente.
YAC ringrazia i progettisti che raccoglieranno questa sfida.
Ciascuna giuria è nominata con massima cura, ed è composta da professionisti di chiara fama la cui attività abbia espresso forme di attinenza in relazione ai temi di gara.
YAC ringrazia quanti, a diverso titolo, hanno preso parte all’organizzazione e allo svolgimento della gara, condividendo tempo, materiale e risorse per rendere unica l’esperienza dei concorrenti.